Come rigenerare un atomizzatore: guida per principianti

La tecnica della rigenerazione degli atomizzatori offre massime prestazioni,come una resa aromatica superiore,l'incremento del colpo in gola,della fumosità,oltre ad un risparmio sino all'80% in meno sui costi di gestione. Saper rigenerare un atomizzatore è molto semplice tuttavia,è fondamentale seguire alcune accortezze durante la procedura.In questa guida illustrata per principianti verrà spiegato,in maniera semplice ed esaustiva,come rigenerare un atomizzatore.

 

Come rigenerare un atomizzatore :guida per principianti

 

L'atomizzatore rigenerabile

Che cos'è un atomizzatore rigenerabile

 

Anzitutto è utile specificare che cos'è un atomizzatore e precisare la differenza tra atomizzatore rigenerabile ed atomizzatore a testina intercambiabile. L'atomizzatore è il componente che in una sigaretta elettronica è adibito a vaporizzare il liquido.Sono considerati atomizzatori tutti quei pezzi ben distinti dalle altre componenti,che possono essere utilizzati indipendentemente dalla box o la batteria su cui sono posti. L'atomizzatore vaporizza il liquido attraverso una resistenza composta da una spira di metallo che,riscaldata dall'energia della batteria,sviluppa il calore sufficiente a trasformare il liquido,trasportato dal cotone,in vapore.

Differenza tra atomizzatore rigenerabile ed atomizzatore a testina intercambiabile

 

La resistenza di un atomizzatore può essere di due tipi: in un atomizzatore a testina intercambiabile, la resistenza è prefatta,quindi, basta acquistarla ed avvitarla all'atomizzatore per renderlo funzionante; nell'atomizzatore rigenerabile,la resistenza viene creata manualmente con un filo di metallo e del cotone.In un atomizzatore rigenerabile,pertanto,la resistenza non va sostituita,come in un comune atomizzatore,ma rigenerata.

Come rigenerare un atomizzatore

Tutti i vantaggi di rigenerare un atomizzatore

Tra i vantaggi di saper rigenerare un atomizzatore ci sono quelli di:

 

- Potenziare le prestazioni in maniera radicale,migliorando nettamente la resa aromatica ed incrementando sensibilmente la senzazione del colpo in gola ,col beneficio di eliminare la quantità di nicotina,senza subire gravi mancanze fisiche.

- Differenziare le prestazioni,adattando la configurazione alle esigenze personali,potendo gestire i parametri attraverso molteplici regolazioni e l'utilizzo di fili dai differenti materiali e spessori,per adeguare grana e produzione di vapore emesso,a prescindere che il sistema sia da guancia o da polmone.

- Consentire l'uso di aromi più aggressivi e notoriamente più gustosi,come gli aromi organici,oppure gli aromi al mentolo ed al limone che,se utilizzati con resistenze a testina intercambiabile,creano problemi come la precoce usura,il danneggiamento delle guarnizioni interne,assieme ad un calo generale delle prestazioni. 

- Consentire un risparmio pari all'80% della spesa mensile. Paragonato al consumo di resistenze a testina intercambiabile,rigenerare un atomizzatore con del cotone e del filo resistivo è estremamente economico. Basti pensare che con un pacchetto di cotone ed una bobina di filo resistivo,pari ad una spesa di 10€-15€, è possibile rigenerare un atomizzatore per più di tre mesi.

- Emancipare l'azione dello svapo dall'assoggettamento del commercio.Saper rigenerare un atomizzatore offre la possibilità di svapare in qualsiasi circostanza ed in qualsiasi luogo,senza dipendere da un vape shop per rifornirsi di resistenze e pod di ricambio.Bastano del filo resistivo e una striscia di cotone, reperibili ovunque,anche in un ferramenta.

- Minimo impatto ambientale.Svapare con la tecnica della rigenerazione procura un minimo impatto ambientale. Il cotone ed il filo resistivo sono utilizzati in quantità minima,non sono composti da plastiche e non hanno confezioni ricche di elementi inquinanti,come i pacchi di resistenze a testina intercambiabile.

Come rigenerare un atomizzatore: occorrente necessario per la rigenerazione degli atomizzatori

Prima di iniziare a rigenerare un atomizzatore,è necessario disporre di tutti gli strumenti necessari per l'operazione come:

 

- Pinze in ceramica :vengono utilizzate per migliorare la presa e facilitare vari passaggi,come il distanziamento delle spire e il posizionamento del cotone.

- Tronchesine: le tronchesine sono un accessorio fondamentale per recidere in maniera netta e precisa il filo resistivo. 

- Cacciavite a croce: il cacciavite a croce serve per stringere le viti delle torrette. Le viti sono utilizzate per tenere i lembi del filo resistivo che compone la resistenza.

- Bobina di filo resistivo: il filo resistivo compone la resistenza vera e propria. Può essere utilizzato in differenti materiali o spessori ma, alle prime esperienze, consigliamo l'uso di un Kanthal A1 28 GA, la misura più diffusa ed utilizzata, che verrà impiegata nell'esempio illustrato per creare la scemo coil, una resistenza cosi chiamata per l'estrema semplicità con cui può essere realizzata.

- Cotone organico: Il cotone serve a trasportare alla resistenza il liquido per essere vaporizzato. Va inserito manualmente nelle spire di metallo, una volta posizionate all'interno dell'atomizzatore. Non tutto il cotone è adatto all'uso della rigenerazione degli atomizzatori.Il miglior cotone per rigenerare,ed anche il più versatile,è di natura organica,non trattato o sbiancato con additivi chimici,dalla consistenza ariosa e dalla fibra medio lunga,per ottimizzare il trasporto del liquido (acquistalo qui)

- Forbici: le forbici sono utili per tagliare e sezionare in maniera precisa il cotone.

- Base per atomizzatore: la pratica della rigenerazione deve essere effettuata su un atomizzatore fissato ad una base di sostegno,per creare la stabilità necessaria alle manovre di assemblaggio. (acquistala qui)

- Punte di differenti diametri: Le punte di differenti diametri sono fondamentali per determinare la circonferenza delle spire che formano la resistenza. Come verrà approfondito successivamente,la larghezza delle spire gioca un ruolo fondamentale per definire le prestazioni ed il tipo di utilizzo della resistenza stessa. Disporre di punte di diametri differenti,per arrotolare il filo resistivo in maniera precisa,risulta utile e risolutivo.In alternativa,possono essere utilizzate punte di cacciaviti o utensili adattati all'occorrenza,ma conoscendo sempre il diametro della punta su cui verrà effettuata l'operazione.

- Spazzolino con setole metalliche: Lo spazzolino viene utilizzato durante la manutenzione della resistenza, per rimuovere i sedimenti e le incrostazioni di liquido formati sulle spire,e poter essere utilizzata nuovamente.

- Tester (Facolativo): il tester ha il compito di misurare in maniera precisa il valore della resistenza una volta assemblata, per determinare la giusta erogazione dei watt. L'operazione di verifica dei parametri può essere effettuata anche senza tester semplicemente ponendo,una volta terminata la rigenerazione, l'atomizzatore su una box. I circuiti di ultima generazione,infatti,misurano in maniera precisa e sicura il valori di qualsiasi resistenza e,alle prime armi, ne rivelano sopratutto l'effettivo funzionamento.

 

Accessori rigenerazione atomizzatori

 

Nota bene: è necessario prestare la massima attenzione quando vengono utilizzati gli attrezzi per la rigenerazione.Tutti gli accessori,come le pinzette,le tronchesine ed i cacciaviti,essendo composti da metallo,sono estremamente conduttivi pertanto, per evitare scosse di corrente o gravi incidenti,devono essere utilizzati esclusivamente con un atomizzatore non in funzione, rimosso da box, batterie e posizionato su un'apposita base.

 

 

Dove acquistare accessori per la rigenerazione dell'atomizzatore 

Gli attrezzi come pinze,tronchesine,cacciaviti,forbicine,ecc.possono essere acquistati tutti insieme,proposti in vendita in comodi kit per la rigenerazione.Segnaliamo come esempio di kit economico e di buona qualità il Vandy Vape Simple Tool Kit o, come alternativa più completa, il Kit rigenerazione Blaze Pro, quest'ultimo dispone di un astuccio fornito di tutto,con accessori professionali di ottima qualità. Il cotone ed il filo resistivo,invece,sono facilmente reperibili sul sito Bitfumo.it, nei negozi di sigarette elettroniche Roma eGofumo o in qualsiasi shop dedicato allo svapo.

 

Come rigenerare un atomizzatore: schemi illustrati della struttura interna di un atomizzatore rigenerabile

 

come rigenerare un atomizzatore

 

Dopo aver approfondito le informazioni sugli accessori per la rigenerazione,è importante conoscere la struttura interna dell'atomizzatore rigenerabile,ovvero il campo di lavoro dove assemblare la resistenza. A titolo informativo è utile specificare che,anche in questo caso,esistono diverse tipologie di atomizzatori,che si differenziano per le tecniche di rigenerazione e,conseguentemente,per la loro struttura interna. Alcuni atomizzatori si rigenerano con del filo e del cotone altri,al posto del filo,sfruttano una sezione di maglia in metallo,detta mesh. Gli atomizzatori che si avvalgono della tecnologia a mesh sono meno diffusi ed utilizzati pertanto, non contemplati nella seguente guida.

Nell'esempio è possibile notare la differenza dell'interno di un atomizzatore rigenerato con filo resistivo ed un atomizzatore rigenerato con una mesh.

 

come rigenerare un atomizzatore : differenza tra atomizzatore a mesh ed atomizzatore a filo

 

A loro volta,gli atomizzatori rigenerabili con filo e cotone presentano tutti lo stesso funzionamento,ma non sempre la stessa struttura interna. In base allo scopo ed alla tecnica utilizzata per svapare, gli atomizzatori rigenerabili a cotone sono suddivisi in altre due grandi categorie.Una prima categoria include quelli con resistenza singola (single coil),muniti di due torrette laterali per montare una singola spira. Una seconda categoria include gli atomizzatori rigenerabili con resistenza doppia (dual coil),che hanno la caratteristica di avere all'interno un complesso unico centrale o dei pali con più fori,per montare due o più spire.Quest'ultima tecnica di rigenerazione,appartiene ad una tipologia di atomizzatori che spesso non presentano un serbatoio,detti RDA o Bottom feeder (Bf),più difficili da rigenerare alla pratica,ma anche alla teoria, per la necessaria conoscenza di alcune nozioni fondamentali che richiede la tecnica e per questo,alla stregua degli atomizzatori a mesh, gli atomizzatori dual coil non sono considerati nella seguente guida per principianti.

L'esempio nell'illustrazione mostra la differenza tra un atomizzatore single coil un atomizzatore dual coil.

 

cOME RIGENERARE UN ATOMIZZATORE :DIFFERENZA TRA  ATOMIZZATORE SINGLE COIL E DUAL COIL

 

La figura successiva è di un atomizzatore rigenerabile single coil,preso in esempio nella guida perchè tra i più diffusi e facili da rigenerare. L'atomizzatore con piatto (anche detto deck) a resistenza singola offre una grande versatilità, sia con un tiro di guancia,che con un tiro più arioso e protratto.

Come mostra l'esempio,l'atomizzatore single coil presenta all'interno due pali, tra i quali va montata la resistenza.

 

Come rigenerare un atomizzatore

 

La scemo coil

Viene chiamata scemo coil per la sua semplicità di realizzazione e per la sua estrema versatilità con la gran parte degli atomizzatori rigenerabili a resistenza singola. Consiste in cinque spire di Khantal A1 28 GA avvolte su una circonferenza di 2 mm o 2,5 mm che possono essere portate fino a 15/17 Watt.Una classica rigenerazione per coil da guancia.Nulla di più semplice.Non occorrono difficili calcoli,leggi di ohm e neanche conoscere a fondo le resistività dei singoli metalli. Realizzando una scemo coil rigenerata a dovere,sarà possibile svapare,ed apprezzare tutti i vantaggi di un atomizzatore rigenerabile,in maniera eccellente.

Come rigenerare un atomizzatore: procedimento semplice ed illustrato

Una volta acquisite tutte le informazioni necessarie per rigenerare un atomizzatore,è possibile passare al procedimento pratico. Come anticipato,la seguente guida svapo è valida per tutti gli atomizzatori a serbatoio con resistenza singola. Per una migliore comprensione del procedimento,i passaggi sono illustrati con delle foto amatoriali,più chiare ed eloquenti. La rigenerazione è effettuata su di un Caspardina The Golden Greek.

 

1) Pulizia dell'atomizzatore:

Anzitutto occorre pulire completamente l'atomizzatore con acqua e bicarbonato,sia da eventuali residui di lavorazione,sia dal liquido precedentemente svapato. E' preferibile smontare l'atomizzatore in tutte le sue parti, per una migliore riuscita dell'operazione. Prestare particolare attenzione che tutte le componenti,anche la singola guarnizione,siano montate nuovamente in maniera corretta,se cosi non fosse, l'atomizzatore potrebbe creare problemi, come perdite o surriscaldamento o non funzionare completamente.Una volta terminata la pulizia,è bene asciugare in maniera minuziosa tutto l'atomizzatore, per non lasciare residui di acqua,che potrebbero creare piccoli malfunzionamenti all'atomizzatore, come scoppiettii o mancate attivazioni.È necessario anche avere una buona luce per lavorare. 

 

2) Preparazione dell'atomizzatore e dell'occorrente per la rigenerazione

Smontare la base (anche detta deck) dal resto dell'atomizzatore,avvitarla alla base per la rigenerazione e preparare tutti gli strumenti sul piano di lavoro.

COME RIGENERARE UN ATOMIZZATORE

 

3) Taglio del filo resistivo 

Con l'ausilio delle tronchesine,tagliare una sezione di filo resistivo Khantal A1 28 GA,circa 7 cm o 8 cm.

Come rigenerare un atomizzatore

 

4) Creazione delle spire

Posizionare un'estremità del filo sulla punta per la rigenerazione e,aiutandosi con un dito per fermare l'estremità,avvolgere per cinque volte il filo resistivo.La manovra deve essere effettuata in maniera decisa,senza tentennamenti.Una volta creata la classica molla,è possibile distanziare in maniera uguale le spire,aiutandosi con la punta della pizetta.

In questo passaggio occorre prestare molta attenzione:

 

- Alla distanza delle spire:esistono due modi per posizionare le spire e la larghezza, gioca un ruolo fondamentale per la resa finale.Un primo modo di realizzare la resistenza consiste nella creazione di spire distanziate in maniera equidistanti. Questa resistenza,chiamata semplicemente coil o normal coil, risulta essere più facile da creare e gestire,è meno reattiva e restituisce il calore alla superficie più dolcemente,distribuendolo su una maggiore quantità di cotone e quindi di liquido,regalando cosi un'intensa resa aromatica. Le spire separate supportano anche una maggiore erogazione dei watt rispetto quelli richiesti. La normal coil è indicata per atomizzatori da guancia e per resistenze che necessitano di bassi o medi vattaggi. Un secondo modo di posizionare la resistenza,che non consigliamo ai principianti, prevede la creazione di spire attaccate l'una all'altra.In questa tecnica,chiamata anche microcoil,la resistenza è molto più reattiva,scalda velocemente,concentrando il calore in uno spazio minore,creando un aumento considerevole della del colpo in gola, a scapito della resa aromatica.Le microcoil anche se meno prestanti, possono essere utilizzate su qualsiasi sistema,sia da guancia che da polmone e l'utilizzo di questa tecnica può dipendere sia dal tipo di atomizzatore, che dal gusto personale, ma è certamente più difficile da realizzare e meno performante sul lato della resa aromatica. Le microcoil devono accendersi tutte insieme,contemporaneamente e, perchè ciò possa accadere,le spire devono risultare tutte uguali,esercitanti la stessa pressione l'una sull'altra, pena picchi di calore o incandescenze,che potrebbero procurare non pochi problemi, come il surriscaldamento del sistema,odore di bruciato e malfunzionamenti vari. Per rigenerare una resistenza microcoil occorre particolare manualità,e fare delle prove di accensione a secco, una volta montata la molla sul deck. Una buona tecnica per diffondere il calore uniformemente,è quella di grattare o passare delicatamente la punta della pinzetta sulle spire. Ricordiamo,tuttavia,che il miglior modo per rigenerare un atomizzatore è con la tecnica delle spire separate.

-Alla perfezione delle spire:che sia una coil normale od una microcoil,le spire devono essere quasi perfette,non presentare asimmetrie od ovalizzazioni,al fine di consentire all'energia di fluire in maniera uniforme e senza intoppi.Se le spire non sono rigenerate a dovere e pressocchè perfette,la resistenza potrebbe creare picchi di calore o incadescenze e per questo,la manovra di avvolgimento deve essere rapida e decisa, utilizzando la forza di trazione necessaria a dare forma al filo,senza alcun timore.

come rigenerare un atomizzatore

 

 

5) Posizionamento della resistenza sul deck

Una volta create le spire con il filo resistivo e mantenendo la punta per rigenerazione inserita nella resistenza,è possibile posizionarle sul deck.Prima ancora di procedere all'operazione,è necessario svitare le viti delle torrette, per poterle stringere i lembi estremi del filo,e formare cosi la connessione.

In questo caso occorre prestare molta attenzione:

 

- Alla posizione delle spire rispetto al foro di areazione: Negli atomizzatori a serbatoio,la resistenza va sempre posizionata più bassa rispetto alle viti delle torrette. Tra le viti ed il foro di areazione. A tal proposito,è utile specificare che più la resistenza viene posizionata vicino al foro di aerazione,più avverrà un contrasto tra l'aria e la coil che favorirà l'hit, a scapito dell'aroma. Più la resistenza è distante dal foro,più l'aria avrà tempo per diffondersi nella campana e sprigionare aroma. Consigliamo di posizionare la resistenza in maniera più alta o,comunque,più distante dal foro di areazione.

come rigenerare un atomizzatore

 

6) Taglio delle eccedenze del filo resistivo

Quando le viti sono strette e la resistenza è assemblata,è possibile tagliare il filo resistivo in eccedenza con una tronchesina.E' necessario non lasciare avanzi di filo,che potrebbero creare cortocircuiti o problemi all'attivazione.

come rigenerare un atomizzatore

 

7) Taglio del cotone organico

Montata la resistenza,è possibile inserire il cotone nelle spire. Se il cotone è troppo o non viene posto nella giusta maniera,non consente il trasporto del liquido,causando costanti malfunzionamenti. Il cotone deve essere della giusta quantità. Poco cotone crea delle perdite consistenti,troppo cotone non capillarizza sufficientemente il liquido,creando sapore di bruciato.

Come rigenerare un atomizzatore

 

8) Inserimento del cotone nella resistenza

Tagliato il cotone nella giusta quantità,è possibile inserirlo nella molla. Il cotone,entrando nella spira, deve opporre una sufficiente resistenza alla trazione,ma senza che questo necessiti di forzature eccessive per essere inserito completamente.In questa manovra è utile torcere leggeremente le estremità della striscia di cotone, per diminuirne il volume e facilitarne il passaggio.

 

In questo passaggio è necessario presatere molta attenzione:

 

- A non deformare le spire durante l'inserimento del cotone..

come rigenerare un atomizzatore

 

9) Taglio del cotone in eccedenza

Il cotone in eccedenza deve essere tagliato mantenendo una lunghezza necessaria, perchè le estremità possano essere inserite all'interno del deck,senza eccedere con la lunghezza,che potrebbe ostruire il foro del piatto o creare troppa pressione, ed intralciare il passaggio del liquido.

come rigenerare un atomizzatore

 

10) Inserimento dei lembi di cotone nel deck

A questo punto è possibile inserire il cotone nel deck. L'operazione deve essere effettuata con molta delicatezza,facendo attenzione a non forzare il cotone,per non creare problemi durante il trasporto del liquido.

 

In questo passaggio occorre prestare molta attenzione:

 

- A non ostruire con il cotone il foro dell'aria situato sul piatto.

- A mantenere il cotone vaporoso,senza pressarlo.

- A coprire tutti e due i fori di pescaggio del liquido,senza creare vuoti d'aria,o un'eccessiva pressione delle fibre di cotone,per evitare perdite o cattiva capillarizzazione.

 

Se tutti i passaggi sono stati effettuati correttamente, la rigenerazione dell'atomizzatore è eseguita.

 

Come rigenerare un atomizzatore

 

 

L'nizializzazione della resistenza

La resistenza prima di essere utilizzata deve essere inizializzata,bagnando il cotone con del liquido, senza eccedere con la quantita,per non causare perdite.

 

La verifica del funzionamento

Prima di svapare l'atomizzatore rigenerato,è fondamentale effettuare una verifica per sincerarsi del corretto funzionamento,ponendo l'atomizzatore su di una box. Una volta verificati i parametri attraverso la lettura della resistenza, che  deve essere all'incirca intorno ai 0.9 ohm e 1 0 ohm, è possibile fare una breve attivazione per verificare anche il corretto funzionamento.In questa fase occorre prestare particolare cautela :è sempre bene porre l'atomizzatore su di una box di ultima generazione,con protezione da cortocircuiti e malfunzionamenti.

 

Come lavare un atomizzatore rigenerabile : manutenzione e pulizia dell'atomizzatore

Come effettuare la manutenzione e pulizia dell'atomizzatore rigenerabile

 

Un atomizzatore rigenerabile,come del resto tutte le altre sigarette elettroniche,necessita di essere manutenuto e pulito per garantirne il corretto funzionamento. Come già chiarito ampiamente nella guida alla corretta manutenzione della sigaretta elettronica, è necessario provvedere sia ad una manutenzione giornaliera dell'atom, effettuando la ricarica del liquido,ed un controllo generale dell'intero sistema, che ad una manutenzione periodica. Quest'ultima prevede il cambio del cotone ed il dry burn,qualora fosse possibile o, in alternativa, la sostituzione della coil con una nuova rigenerazione. La pulizia dell'atomizzatore deve essere effettuata con acqua e bicarbonato, senza mai utilizzare alcol o composti sintetici.

 

Che cos'è il Dry Burn

Dopo un tempo più o meno lungo di utilizzo dell'atomizzatore,il liquido crea delle incrostazioni sulle spire,che diminuiscono notevolmente la capacità di vaporizzazione della resistenza. Il dry burn è la procedura con cui vengono rimossi i sedimenti di liquido dalla coil per rinnovarla. Per eseguire un dry burn si elimina il cotone dalle spire e,con la base dell'atomizzatore connessa alla box,si effettuano delle brevi accensioni a secco. In questo modo il calore separa lo sporco dalle spire, e sarà cosi possibile poterlo rimuovere delicatamente,con uno spazzolino a setole metalliche. È consigliabile effettuare questa procedura non più di una volta, utilizzando la massima cautela nelle accensioni a secco. 

 

Come effettuare un Dry Burn

Per effettuare un dry burn viene anzitutto rimosso il vecchio cotone inserito nelle spire, badando a non deformare la coil e,a resistenza libera,vengono praticate delle brevissime accensioni a secco,affinchè i sedimenti si scollino evidentemente dalla coil. Successivamente vengono rimossi tutti i resti di sporco con uno spazzolino dalle setole metalliche, per non deformare la coil. Una volta effettuato il dry burn viene sciaquata sotto l'acqua corrente l'intera base. Una volta che la resistenza e la base sono state asciugate, viene inserito nuovamente il cotone, come già spiegato in questa guida.

Nota bene: mentre la procedura del dry burn può essere effettuata solo una volta, il cambio del cotone, se questo diminuisce la capillarità, può essere eseguito più volte.

 

Come rigenerare un atomizzatore: utili considerazioni 

La guida è volta a chi approccia alla pratica della rigenerazione per la prima volta e per questo, non sempre il lettore al primo tentativo può ottenere un buon risultato. Il consiglio è quello di tentare più volte,e di non scoraggiarsi.

 

Se vuoi maggiori informazioni su come rigenerare un atomizzatore o vuoi essere assistito da un personale esperto e professionale,contattaci.Mandaci una e mail a info@bitfumo.it,contattaci su whatsapp, scrivi un messaggio sulle nostre pagine social o passa direttamente in un punto vendita partner eGofumo, i negozi di sigarette elettroniche di Roma e provincia.

 

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